Licenza bar: esiste ancora?
Prima di tutto, bisogna precisare che la licenza commerciale, in questo caso la licenza bar, non esiste più; infatti una volta ogni comune predisponeva un numero di licenze limite da poter richiedere per la stessa attività commerciale all’interno del paese, questa limitazione era imposta per evitare che all’interno di uno stesso paese o città ci fossero troppe attività simili.
Oggi con la liberalizzazione non è più così, quindi non c’è necessità di acquistare una licenza specifica, anche se alcuni comuni hanno imposto comunque un limite di apertura per alcune tipologie di attività, quindi per aprirne una bisogna prelevare un’altra già esistente.
Inoltre, bisogna comunque ottenere alcuni permessi ed essere in possesso di alcuni corsi specifici rivolti a chiunque voglia aprire un’attività commerciale nel settore alimentare.
I requisiti dell’immobile
Se nel paese non sussistono limitazioni all’apertura dell’attività, allora potete procedere con il vostro progetto, per prima cosa dovete trovare un locale che abbia tutti i requisiti edilizi per essere considerato un locale commerciale, al proprietario che fitta il locale dovete chiedere questi documenti essenziali per aprire il vostro bar:
- La destinazione d’uso del locale che dev’essere ad uso commerciale;
- L’agibilità del locale, che conferma che il locale è fruibile e che è stato costruito a norma di legge;
- Bisogna controllare che ci siano i bagni con antibagno, bagno per i disabili, uscite di sicurezza ecc… .
Se non ci sono i bagni o non sono presenti come richiesti dall’autorità sanitaria, potrete sempre costruirli voi in accordo con il proprietario attraverso un DIA, un progetto, da presentare al comune di appartenenza.
Oltre ai requisiti del locale, dovete assicurarvi, in caso nel vostro locale dobbiate mettere forni o friggitrici, che sia possibile costruire una cappa con annessa canna fumaria.
La canna fumaria va alzata tre metri al di sopra dell’edificio, quindi se c’è un palazzo sopra al locale, ricordatevi che il condominio vi deve dare prima il permesso di poter mettere una canna fumaria che percorra l’intera palazzina.
Le normative igienico – sanitarie
Dopo aver costatato che potete effettuare tutti questi lavori e che il locale è in condizioni ottimali per poter procedere con l’apertura del bar, dovete fare i documenti:
- per l’abilitazione sanitaria,
- per l’HCCP il corso antincendio,
- infine, il corso per la somministrazione delle bevande alcoliche.
Questi corsi sono indetti sia dalla Camera di Commercio della vostra provincia che da enti privati che svolgono formazione e rilasciano le certificazioni per l’avviamento del locale. I corsi hanno un costo di circa 1400 euro.
Con tutte le certificazioni in mano, un altro passo essenziale per aprire un bar è l’iscrizione alla camera di commercio e l’apertura di una partita IVA, potete optare per la creazione di una Società come SRL, SAS o SNC oppure creare una ditta individuale.
Per la creazione della ditta individuale o della società è necessario rivolgersi ad un commercialista.
Prelevare un bar già avviato
Se invece volete prelevare un bar, e quindi un’attività preesistente, dovrete pagare a chi lo aveva in precedenza il valore delle attrezzature e l’avviamento del locale, l’avviamento si calcola in base agli anni di apertura, e il valore si computa in base alle attrezzature presenti e al luogo dove è situato.
Infatti, se volete prelevare un’attività già aperta in precedenza in centro città (in questo caso parliamo di bar), pagherete un prezzo maggiore rispetto ad un’attività fuori dal centro.
Se prelevate un bar preesistente, o ne prendete uno in gestione vi serviranno comunque i corsi HCCP e antincendio, ma non dovrete preoccuparvi dei permessi dello stabile, perché già presenti in quanto non state effettuando una nuova apertura.